È Enrico, fratello di Gianpietro, uomo appassionato ed entusiasta, che fa fiorire il sogno di una vita, occupandosi in prima persona dell’attività agricola.

Dopo qualche decina d’anni, è Celio, figlio di Enrico, che sostituisce il padre nella conduzione dell’azienda agricola. L’attività è in crescita, fra coltivazione di frutta, verdua e allevamento del bestiame.

È il momento di passare ancora una volta il testimone: Celio affida il prezioso saper fare di famiglia al figlio Pietro, determinato e volenteroso, distintosi nel corpo degli alpini nella seconda guerra mondiale: è con la stessa passione che porterà avanti per diversi anni la conduzione dell’azienda.

La svolta: un giovanissimo Fabrizio, figlio di Pietro, esperto nella produzione di salami norcini, accetta la scommessa di valorizzare il duro lavoro di generazioni, portando i frutti della sua terra, in particolare le zucche, nelle piazze. Con i mercati contadini, Fabrizio e la moglie Angela ricreano uno speciale momento di incontro con le persone che diventa rito, appuntamento irrinunciabile per i tutti i clienti più affezionati.

Come un tratto genetico, l’amore per le tradizioni si tramanda ancora una volta di padre in figlio: Stefano, figlio di Fabrizio, oggi come ieri porta avanti il progetto avviato dal trisnonno, trainandolo verso il futuro. È così che l’azienda Fabbri’s sperimenta l’ebbrezza di una nuova, frizzante avventura: la produzione di birra artigianale, ottenuta con l’orzo della propria terra. Nasce “Pitòna”.